Data escursione: 10 Gennaio 2010
Quota partenza (m.): 1.448
Quota massima (m.): 2.021
Dislivello complessivo (m.): 573
Durata escursione: 5.30h
Difficoltà: BR (scala difficoltà)
Località partenza: Bousson - Cesana Torinese (TO) - Piemonte
Partecipanti: Io e Silvia, Max e Sabina, Massimo e Elena
Le previsioni metereologiche davano nevicate per tutta la mattinata anche in pianura e in montagna aveva già fatto 40cm ieri e non aveva intenzione di smettere neanche oggi.
Noi non ci siamo fatti demoralizzare forti del fatto che le previsioni in quota davano miglioramenti nel pomeriggio e che comunque una bella ciaspolata sotto una fitta nevicata non può essere che fantastica.
La nostra meta decisa ieri sera era Cima del Bosco con partenza dal rifugio di Thures anche se vista la difficoltà e il fatto che oggi al gruppo si aggiungevano Massimo ed Elena alla loro prima esperienza sulle ciaspole ci saremmo accontentati anche di meno.
Ebbene si la CIASPOLITE è decisamente infettiva ed è bastata una cena prima della fine dell'anno tutti assieme per far si che si beccassero questa "malattia" altri due ignari amici (appunto Massimo ed Elena) e speriamo rimangano tali anche dopo questa sfacchinata.
Ci troviamo alle 8.30 al casello di Avigliana e ci dirigiamo in Alta Valle con meta Cesana. Durante il viaggio comincia a nevicare a man mano che saliamo l'intensità aumenta sempre di più. Arrivati a Oulx il paesaggio che ci si presenta è spettaccolare. Una nevicata così capita una volta ogni tanto ed aggiunta alla nevicata di ieri ha trasformato completamente il paesaggio.
E' tutto completamente bianco, gli alberi sono stracarichi di soffice coltre bianca.
Gli occhi godono di tutto questo ben di Dio.
La strada per Cesana comincia ad essere sporca ma noi siamo attrezzati e non ci poniamo il problema se non chè arrivati a Bousson al bivio per Thures vediamo che la strada è "decisamente" impraticabile. Almeno 20cm di neve fresca ed intonsa ricoprono l'asfalto e nonostante tutto non riteniamo necessario fare i 2 Km per arrivare a Thures in quelle condizioni.
Poco male, ho già pronta una variante. parcheggiamo le auto a Bousson e andremo verso il Lago Nero (esattamente sul versante opposto di Thures).
Agganciamo le ciaspole, carichiamo lo zaino, ci copriamo bene perchè fiocca a tutto andare e partiamo.
Fortunatamente molta gente ha avuto la nostra idea e sia scialpinisci che ciaspolatori hanno già creato una traccia abbastanza battuta, anche perchè qui ci c'è almeno 1 metro di neve fresca caduta in queste ore e più in alto anche di più.
Mio malgrado, visto lo spessore della neve fresca, devo evitare di fare varianti ma seguire diligentemente la traccia...pazienza...ci rifaremo in discesa su tracce fresche.
La comitiva tiene bene il passo e anche i due neofiti nonostante si lamentino con me perchè procedo troppo forte non mi mollano di un centimetro.
Il percorso è come sempre bellissimo attraverso un bel bosco che ogni tanto si apre sulla vallata e con tutta questa neve è meraviglioso.
La neve ammanta ogni cosa è da un senso di morbito a tutto, alcune rocce in un ruscello sembrano tanti morbidi cuscini o enormi montagne di panna montata.
Dopo circa 2.40 il sentiero si ricongiunge con la strada carrozzabile (in estate) e dopo poco eccoci alla Cappella della Madonna del Lago Nero(2.021).
Con ancora 20min potremmo arrivare al rifugio di Capanna Mautino (2.110) ma non voglio chiedere troppo ai miei amici e direi proprio che come prima uscita li ho ben strapazzati. So come farmi perdonare e dopo aver fatto uno spuntino offro loro the caldo e genepy per riscaldarli, ritemprarli e premiarli per la loro perseveranza.
Nel frattempo il tempo è migliorato e comincia ad aprirsi. I riflessi del sole sulla neve fresca appena caduta sono stupendi e mentre scendiamo ci si presentano ad ogni passo degli scorci diversi e bellissimi.
Per la discesa decidiamo di seguire la strada principale e non il sentiero di salita, ma conoscendo bene la strada ad un certo punto decido di fare un bel taglio che oltre a permetterci di accorciare ci farà ben divertire nella neve alta.
Il mio invito viene accettato solo da Massimo, alla sua prima esperienza è vero, ma con la grinta giusta...bravo.
Decidiamo quindi di tagliare per prati e boschi nella neve fresca, ma seguendo comunque una traccia di sci perchè qui la neve fresca è almeno 1,5m e anche con le ciaspole si sprofonda fino alla vita.
La discesa è una goduria unica. Nei tratti belli ripidi si scivola senza problemi e si riesce anche a correre, mentre nei tratti di falso piano è una vera fatica ma che soddisfazione essere lì in mezzo dove nessuno è passato.
Arriviamo all'auto decisamente prima degli altri che hanno fatto il percorso normale, siamo stanchi, sudati e con la neve dappertutto...ma che bello che è stato.
Ricongiunto tutto il gruppo e tolti gli infernali attrezzi dai piedi ci meritiamo una bella cioccolata con panna a Cesana prima di salutarci.
In attesa della prossima ciaspolata e sperando che i nuovi malati di "CIASPOLITE" ci seguano anche nelle prossime gite...BUONE MONTAGNE a TUTTI
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