lunedì 26 ottobre 2009

Walter Nones - Emozioni ad alta quota



domenica 25 ottobre 2009

sabato 24 ottobre 2009

ALPI 365° Montagna Expo 2009 - Torino


"Salone biennale, all'interno del progetto triennale (2007-2009) della Regione Piemonte che pone al centro dell'attenzione del pubblico la montagna e le sue risorse. Un evento fuori dal comune, dal 23 al 25 ottobre 2009 presso il Lingotto Fiere, per far scoprire a visitatori e operatori le opportunità che la montagna offre.
La seconda edizione della manifestazione si impernia intorno a cinque temi centrali: Turismo, Vivibilità, Economia, Sport e Cultura e ha come riferimento geografico principale lo spazio definito dal territorio dell'Euroregione Alpi Mediterraneo. La manifestazione rappresenta un eccezionale momento di confronto a disposizione di tutti, con un programma ricco di appuntamenti ed eventi, rivolti a turisti del fine settimana e/o di lungo periodo, a sportivi e appassionati, agli studenti e più in generale alla famiglia, a cui offre un fine settimana all'insegna dell'"aria di montagna", ma anche agli operatori economici e alle piccole aziende montane."
Questa è la presentazione ufficiale dell'expo tratta dal siro www.alpi365.it
SInceramente il salone è risultato decisamente povero e scarso si espositori soprattutto per quanto riguarda le valli Olimpiche. Per una città come Torino circondata a 180° da montagne e sede dei giochi invernali del 2006 sinceramente mi sarei aspettato molto di più.

Sono stato molto contento invece dell'accoglienza fatta dalle guide alpine del Cai che davano la possibilità di provare la palestra di arrampicata. Dopo tutte le ferrate fatte mi è piaciuto decisamente arrampicare in libera e l'esperienza è stata decisamente entusiasmante anche se la parete era bassa e non avevo l'abbigliamento adatto. Le mie scarpe scivolavano come sul ghiaccio e le mani sudate per l'emozione di certo non mi aiutavano.

Bello e ricco invece il calendario di appuntamenti, soprattutto con i protagonisti dell'alpinismo ed è stato veramente interessante potervi partecipare.


In particolare io ho voluto visitare il salone sabato 24 per assistere alla conferenza di Walter Nones che ha raccontato è mostrato il filmato "vero" di ciò che accadde nella spedizione sul Nanga Parabat del Luglio 2008. La spedizione era composta da Walter Nones, Simon Kehrer e Karl Unterkircher che purtroppo perse la vita scivolando in un crepaccio a 6.400m di altezza. I due compagni sopravvissuti una volta scesi nel crepaccio e appurata la morte del compagno hanno aspettato un giorno intero in quel punto pensando a cosa fare. Poi presero l'unica decisione possibile per sopravvivere loro stessi, ovvero continuare la salita fino al congiungimento della via di discesa (la via Buhl) ed escludendo volutamente la salita alla vetta che era un traguardo da condividere tutti e tre assieme e non aveva alcun senso raggiungere solo in due.
Prima di ricominciare la salita però hanno piazzato una picozza ed uno zaino nel punto esatto dove si trovava il loro compagno con l'intenzione di tornare subito una volta tornati al campo base, per recuperare il corpo di Karl.
(...questo dovrebbe far riflettere le varie persone che parlarono e scrissero senza sapere...)
La visione del filmato e il racconto dalla voce di uno dei protagonisti è stato decisamente entusiasmante e commovente e mi hanno fatto rendere conto di quante inesattezze (per non dir peggio) i giornalisti abbiano scritto e scrivano su fatti che non conoscono, ogni volta che succede un'incidente in montagna.


Colgo l'occasione per chi fosse interessato, per invitarvi a visitare il sito ufficiale di Walter Nones e a leggere il bellissimo libro scritto insieme al suo amico Simon "E' la montagna che chiama"



Altro appuntamento decisamente interessante è stato quello con Maurizio Zanolla ovvero "Manolo" che mi ha fatto scoprire un altro lato del suo carattere che non conoscevo. Io lo conoscevo solo dalla televisione e dai media ed ero rimasto ai tempi del team Sector No-Limits in cui lui era un mostro di bravura che aveva abbattuto ogni limite fisico dell'arrampicata, distruggendo tutte le scale di misura delle difficoltà. Ora invece ho avuto modo di scoprire il suo grande carattere umano e schivo che ama la montagna sopra ad ogni cosa e vede la salita su di essa non come una sfida ma come una condivisione con la natura stessa.

giovedì 8 ottobre 2009

Trekking dei LAGHI PALASINA - Val D'Ayas - (AO) ITALIA

Data escursione: 08 Ottobre 2009
Quota partenza (m.): 1.830
Quota massima (m.): 2.694
Quota arrivo (m.): 1.877
Dislivello complessivo (m.): 864
Distanza complessiva (Km.): 16.0
Durata giro: 5,00h di trekking (aggiungere tempi di sosta)
Difficoltà: E
Località partenza: Parcheggio Impianti Estoul - Val d'Ayas (Brusson (AO) - Valle d'Aosta)
Partecipanti: Io e Gianluca & Maggie

Ci prendiamo questo giovedì di libera uscita nonostante le previsioni che per oggi danno possibili precipitazioni ed in quota anche le prime nevicate.
Ma noi non ci preoccupiamo anzi al fresco si cammina meglio.


Visto che il mio compagno di oggi, Gianluca, arriva da Novara decidiamo di buttarci in Valle d'Aosta e più precisamente in Val d'Ayas. Ci troviamo quindi al casello di Verres dove lasciamo un'auto e proseguiamo con la sua visto che ha portato anche il suo bellissimo cane Maggie.
Ci fermiamo a Brusson per comperare da mangiare per il pranzo al sacco e saliamo verso Estoul.
Lasciamo l'auto nel pargheggio degli impianti sciistici poco dopo la frazione da dove parte la strada sterrata con già i cartelli indicatori dei laghi e il tabellone informativo.
E' la prima volta che veniamo da queste parti e subito notiamo la differenza tra i nostri sentieri. Qui è pieno di cartelli segnavia con tanto di tempi di percorrenza (giusti!!), difficoltà e quota raggiunta.
Un rapido sguardo al tabellone con foto di rito (può sempre servirci durante il trekking per orientarci) e decidiamo di salire fino al Lago della Battaglia e poi fare un anello che arriva fino al Lago Lungo, poi il Lago Briguenz e di nuovo al Lago della Battaglia per poi rientrare.

Alle 9.30 siamo pronti a partire e procediamo dunque su una comoda strada sterrata facendo qualche taglio di tornanti su sentiero. Dopo circa 45' siamo al primo bivio che volendo con 10' di deviazione sale al Lago Literan. Tralasciamo il bivio e proseguiamo fino al bivio che indica il Rifugio Arp (chiuso in questo periodo). Tralasciamo anche questa indicazione seguendo la strada che sale verso sx.

Dopo 1h30' dalla partenza siamo alla fine della strada in prossimità di alcune costruzioni. Qui inizia un sentiero che costeggia il torrente sulla sx e dopo poco siamo al ponticello in pietra che delimita il Lago della Battaglia 2490m.
Da qui inizia il nostro anello. Saliremo sul versante SX (orografico) e scenderemo da quello DX(sempre orografico).


Scavalchiamo quindi il ponticello e cominciamo a salire. Rimaniamo sempre più meravigliati perchè mano a mano che si sale il Lago della Battaglia si presenta sempre più grande e perdipiù collegato ad altri tre laghi tutto attorno.
Si procede su sentiero dolce fino alla fine del lago. Da qui il sentiero sale decisamente ripido. Si vede il lago Pocia alle nostre spalle e si arriva finalmente al Lago Lungo 2650.
Siamo quasi al culmine del nostro giro. Il tempo di due foto e risaliamo sulla sx evitando il sentiero che porta al Cordo Bussola 3023m. Saliamo ancora 40metri e dopo 15minuti siamo in vista del Lago Bringuenz.



Lo spettacolo che ci si para davanti è spettacolare. Il lago appare tutto d'un tratto nella valle sottostante (circa 50metri sotto di noi). E' di un verde smeraldo splendido, incastonato tra pareti scoscese e verso valle un mare di nuvole bianche e ovattate a perdita d'occhio e che fa emergere solo le cime più alte. Giusto il tempo per alcune foto ed ecco che le nuvole salgono fino a far sparire il lago...e poi anche noi siamo tra le nuvole. L'aria si fa più umida e fredda. Ci vestiamo e scendiamo verso il lago della Battaglia per il ritorno.
E' ora di pranzo. Cerchiamo un bivasso sottovento e ci fermiamo per cambianci e rifocillarci.


Dopo una mezzoretta di pausa decidiamo di rientrare anche perchè il tempo che fino ad ora aveva alternato squarci di sole a nuvole minacciose, ora si è completamente coperto ma, fortunatemente, di nuvole che non promettono pioggia.

Ridiscendiamo per la strada del ritorno facendo vari tagli dove vediamo la strada e eccoci nuovamente all'auto.

Ringraziamo, come sempre, fratello sole che ci ha concesso una giornata discreta ed esente da pioggia e per un certo senso molto affascinante.

Per qualche ora abbiamo camminato sulle nuvole.

Buone montagne a tutti

giovedì 1 ottobre 2009

Trekking ad ANELLO - Tour del GRAND SEROUS - Valle Stretta - (TO) ITALIA

Data escursione: 01 Ottobre 2009
Quota partenza (m.): 1.760
Quota Massima (m.) : 2.725
Quota arrivo (m.): 1.760
Dislivello complessivo (m.): 965
Distanza complessiva (Km.): 16.0
Durata giro: 5,10h di trekking (aggiungere tempi di sosta)
Difficoltà: EE
Località partenza: Rifugio "I re magi" - Valle Stretta (Bardonecchia (To) - Piemonte)
Partecipanti: Io, Piero & Camilla, Alessandra, Luisa, (Aurora...col pensiero)

Ci prendiamo questo giovedì di libera uscita per fare il Tour dei Tour. Un gran bell'anello attorno al Gran Serous, in Valle stretta ai piedi del Monte Thabor.
Naturalmente l'organizzatore è sempre
"Il Signore degli anelli (per non parlar del cane)" che questa volta ha veramente superato se stesso proponendoci questo spettacolarissimo anello che in questa stagione ci presenta dei colori e delle ambientazioni a dir poco suggestive.


In queste zone io ci sono stato parecchie volte, sia in estate che in primavera, ma colori ed ambientazioni così affascinanti come quelle di questo inizio di autunno non ne avevo mai viste.
Lasciamo l'auto al parcheggio dei rifugi 3° Alpini e Re Magi. La giornata è abbastanza bella ma in vetta si vedono dei nuvoloni minacciosi che si muovono velocemente.


Cominciamo a camminare e arrivati al Pian della Fonderia (30min dalla partenza) siamo già belli caldi, ci svestiamo e prendiamo a destra sul ponte prima della cascata e seguiamo il sentiero che sale dapprima ripido, poi si addolcisce costeggiando il ruscello e poi riprende a salire ripido tra le rocce fino a giungere sulla sommità di un pianoro ai piedi del Gran Serous, da dove si gode di un'ottima vista sulla valle. Il Pianoro è attraversato da un placido ruscello e poco più avanti sulla dx c'è anche un bel laghetto.


Seguiamo dritti il corso del ruscello e lo seguiamo anche quando salendo questo piega a sx (tralasciando l'indicazione Pont che a dx ci indica la salita al colle che porta a Refuge del Thabor nei pressi del Lac Marguerite).
Appena pieghiamo a sx ci si apre la vista al Thabor con la sua chiesetta sommitale visto che siamo praticamente dietro al Gran Serous.


Qui il sentiero comincia a salire più rapidamente tra rocce e cespugli di mirtilli. Addirittura qui si crea un particolare microclima che possiamo degustare ancora dei mirtilli buonissimi anche se decisamente fuori stagione.
Si continua sempre costeggiando il ruscello e seguendo gli "ometti" fino ad arrivare al Lago Peyron che ci troviamo sulla sx.


Questo sentiero è la salita al Thabor dei francesi che arrivano dal Refuge de Thabor. Gli italiani invece normalmente salgono dall'altro versante, che noi utilizzeremo in discesa per compiere l'anello.


Il Lago è carino e dalla strana forma quadrata, incastrato per due lati sotto un'alta parte a strapiombo e sfasciumi di morena. Per questo gran parte della sua superfice risulta quasi sempre in ombra ma sul lato opposto (ovvero da dove arriva il sentiero) si gode di un'ottima vista sul Monte Thabor.

Ci fermiamo per uno spuntino e qualcuno ne approfitta anche per fare un pisolino. Io mi aggiro nei dintorni per qualche foto e poi si riparte. Anche perchè il tempo diventa sempre più scuro anche se ogni tanto ci regala qualche squarcio di caldo sole.


Tenendoci il lago sulla dx, prendiamo il sentiero che sale, e aggirando il lago ci porta al colle sotto ai pinnacoli del GRAN SEROUS.


Qui siamo praticamenti sulla bastionata che sovrasta il Lago Peyron. Ora il sentiero procede dritto e in dolce salita sino ad arrivare al Colle de Meandes. Questa è la nostra quota massima nonchè culmine dell'anello. Un ultimo sguardo al Monte Thabor e poi scendiamo dalla via normale dall'italia per la salita a quest'ultimo.



La discesa ci regala gli utimi scorsi sul Gran Serous, il Cheval Blanc e l'incontro con le numerose marmotte che popolano questo assolato vallone.


Scendendo possiamo vedere vari laghi tra cui il Lac lavoir (o lago Lavora). Arrivati al Pian delle Planche (attraversamento su ponticello...appunto planche) seguiamo il sentiero a sx.
Qui la discesa si fa più dolce fino ad arrivare alla antica Miniera del Banchet nei pressi della Maison des Chamois (casa alpina del comune di Nichelino) dove il sentiero diventa più ripido. Qui si può scegliere di seguire la carrareccia o tagliare su sentiero fino a giungere al pian della Fonderia e chiudere l'anello.

Ancora circa 30min. e siamo nuovamente ai rifugi ed al parcheggio.

Ringraziamo fratello sole che ci ha concesso una giornata discreta ed esente da pioggia. Ringrazio tutti i miei compagni di gita per la bellissima giornata di relax, nonostante la stanchezza.

16Km, 1000m di dislivello per 5 ore di cammino....ottimo trekking

Buone montagne a tutti