martedì 22 luglio 2008

Via Ferrata di Caprie - Caprie (TO) - Piemonte - ITALIA

Data escursione: 22 Luglio 2008
Quota base ferrata (m.): 370
Sviluppo ferrata (m.): 350
Dislivello avvicinamento (m.): 0
Difficoltà: PD (poco difficile)
Esposizione: Sud
Località partenza: Caprie (Caprie (To) - Piemonte)
Partecipanti: Io, Roberto




Era già da tempo che mi attirava l'idea di cimentarmi su qualche via ferrata ma ogni volta c'era una scusa buona per rimandare e non farla.
Il momento giusto arriva come un fulmine a ciel sereno quando un mio amico di Novara, con cui non ci si sentiva da anni, mi trova per caso su skype e mi chiama "Ehi ciao Luca sono Roberto, so che ti piace camminare in montagna ma tu hai mai provato a fare qualche ferrata? Io ho una voglia matta di farne qualcuna e visto che dalle tue parti ce ne sono abbastanza potremo farne qualcuna assieme..." non me lo avesse mai detto. Tempo zero gli confermo la mia voglia di provare, ci accordiamo per il sabato successivo per provare con una facile (giusto per capire come me la cavo e se mi piace). Decidiamo quindi di fare la Via Ferrata di Caprie definita come un itinerario semplice ma di grande soddisfazione.

Detto fatto il sabato alle 9.00 di mattina ci ritroviamo all'uscita dell'autostrada di Avigliana, andiamo ad affittare l'attrezzatura (imbrago, set ferrata a Y e caschetto) e alle 10.00 siamo già pronti e vestiti sotto la parete di Caprie per iniziare la mia prima ferrata.

Roberto, che ha un pò di esperienza di arrampicata e di speleologia, mi da le prime dritte su come muovermi e sul funzionamento dei moschettoni poi mi fa partire davanti per controllare come vado.

Il primo tratto della ferrata che porta ad un primo ripiano è molto semplice e mi permette di prendere confidenza con l'attrezzatura e con questa nuova esperienza.
Poi si segue verso sinistra un traverso. In questo tratto si vedono salire le corde delle vie di arrampicata e si comincia a godere un discreto panorama sul paese sottostante e prendere confidenza con l'altezza e l'effetto di vuoto.
Ancora qualche passaggio e siamo alla fine del primo tratto che permette nel caso di rientrate alla partenza tramite un sentiero.

Non ci pensiamo neanche un minuto, facciamo di corsa il tratto che ci separa dal secondo tratto e siamo già agganciati al cavo per ripartire. Non finisco di ringraziare Roberto per avermi "iniziato" a questa attività. Sono sempre più elettrizzato e mi chiedo perchè mai abbia aspettato così tanto tempo a provare questa esperienza.



Nel secondo tratto si sussegue una serie di placche e muri verticali ma molto attrezzati con gradini che ci permettono agevolemente di arrivare , dopo circa 150m. di dislivello, al PONTE TIBETANO (volendo aggirabile con una variante).
Uno alla volta affrontiamo il ponte formato da 3 cavi di acciaio (uno per i piedi e due per le mani e le assicurazioni). Il ponte e lungo circa 15 metri, abbastanza stabile e non molto alto dal suolo comunque da già una bella sensazione.

Giunti dall'altra parte ci si ritrova alla base dell'ultimo muro da risalire per gradini fino a ritrovarsi su un'ampia placca sulla sommità dove finisce la ferrata.



Bellissima esperienza. Ci godiamo un breve riposo, beviamo un pò d'acqua e mentre discendiamo lungo il sentiero cominciamo già a programmare la prossima uscita...la febbre delle ferrate ci ha colto.

Rientriamo a consegnare l'attrezzatura affittata e ne approfittiamo per acquistare tutto il materiale necessario visto che abbiamo intenzione di sfruttarlo. Su consiglio del negoziante acquistiamo anche due Express Set di diverse lunghezze per assicurarci in parete su passaggi strapiombanti e spezzabraccia.

Per tutti i dettagli su questa ferrata vedi Ferrata di CAPRIE

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