Data escursione: 7 Giugno 2009
Quota partenza (m.): 1100
Quota vetta (m.): 1850
Dislivello complessivo (m.): 750
Durata salita: 2,10h
Difficoltà: E
Esposizione: Nord
Località partenza: Salbertrand ((To) - Piemonte)
Partecipanti: Piero & Camilla, Riccardo, Aurora
"C’è il tempo per camminare e c’è il tempo per scrivere. Oggi voglio scrivere."
O almeno Luca dice così.
Per rendere onore al mio soprannome di “Signore degli anelli (per non parlar del cane)” racconto l’ultima camminata nella quale abbiamo percorso un bellissimo anello nel Gran Bosco di Salbertand che si trova sul versante destro orografico della Valle di Susa, proprio sopra all'omonimo paese (Salbertrand).
Salendo la strada statale in direzione di Oulx, giunti nell’abitato di Salbertrand si gira a sinistra seguendo le indicazioni per la sede del Parco del Gran Bosco, ma all’ultimo bivio a sx, ormai sulla strada bianca, anzichè prendere in direzione dell'ufficio informazione del Parco(sempre chiuso di sabato e domenica,cioè quando ci sono i turisti che hanno bisogno di informazioni) si prosegue dritti per la ghiacciaia fino al parcheggio che si trova prima della sbarra che preclude la possibilità di imboccare con l’auto la strada sterrata che porta a varie borgate per finire poi nel parcheggio nei pressi di Monfol.
Posteggiata l’auto cominciamo a percorrere un sentiero segnato con il numero 2 in direzione del Seu con Camilla,la mia cagnetta, che trotterella meglio di me,annusando tutto quel che le passa sotto il naso. Siamo ancora vicini al laghetto che si trova nei pressi della ghiacciaia quando un odore particolare l’attira a due metri dal sentiero e nel controllare cosa poteva interessarla tanto vediamo alcuni resti di un capriolo scannato e fatto a pezzi da qualche suo nemico più in alto nella catena alimentare.
Il cammino parte subito in forte salita ma con un bel fondo camminabile con facilità sotto l’ombra di abeti (bianco e rosso), larici e pini (silvestre e cembro) veramente imponenti che ci accompagneranno fin quasi alla meta.
Dopo poco tempo si attraversa su un comodo ponticello il torrente e si continua a salire quasi in verticale, come raramente capita, senza tornanti o pezzi più dolci, ottimi per riprendere fiato, se si fa eccezione per due o tre diagonali quasi pianeggianti.
Ma ecco che a metà del percorso ci appare un rarissimo abitante della valle Susa(in 10 anni è solo la seconda volta che lo incontro) l’introvabile "OSSIMORO".
L’altra volta l'avevo incontrato alla Certosa di MonteBenedetto.
Chiariamoci una volta per tutte...o è STABILE oppure è PERICOLANTE
Eccitati da questo incontro, affrontiamo con rinate forze la rimanente salita che ci porta a raggiungere la strada bianca che dal parcheggio di Monfol porta a Montagne Seu.
La imbocchiamo tenendo la sinistra in leggera discesa fino a raggiungere la nostra meta che, come dicono diversi cartelli e scritte sui muri ha la particolarità di godere di un altitudine palindroma 1771m slm.
Tutto il paese sia in entrata che in uscita riporta questa altitudine, tranne il "Rifugio ARLAUD" che evidentemente a causa di sovraccarico di clientela ha subito un leggero bradisismo positivo perché riporta l’altitudine di 1770m slm!!
Dopo una lunga e tonificante pausa al suddetto rifugio, imbocchiamo il sentiero alla sua sinistra segnato come GTA che, con una forte discesa, ci riporta in fretta al punto di partenza e ci da la possibilità di chiudere l’anello.
E così stanchi ma felici riprendiamo l’auto e ci avviamo verso casa.
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