Data escursione: 23 Agosto 2021
Quota partenza (m.): 2.320m Rifugio Auronzo di Cadore, Misurina (BL)
Quota arrivo (m.): 2.999m Cima Grande di Lavaredo
Dislivello complessivo (m.): 150m all'attacco + 550m arrampicata
Durata : 4h 30m
Difficoltà: D
Esposizione: Nord-Est
Località partenza: Misurina (BL) - (Veneto)
Partecipanti: io e Carlo Cosi (la mia guida alpina di oggi)
Le TRE CIME di LAVAREDO penso che non abbiamo bisogno di presentazione.Simbolo delle DOLOMITI e Patrimonio naturale dell'UNESCO sono tra le montagne più fotografate e visitate in Italia e nel mondo.
In occasione delle mie vacanze estive in Val Pusteria avevo in mente di effettuare alcune salite sulle cime più famose delle Dolomiti di Sesto e quindi mi sono informato sulla varie VIE NORMALI ovvero le vie di più facile accesso alla vetta.
Abituati alle nostre montagne, mediamente le Vie Normali sono praticabili anche da soli senza progressione in cordata o in sicura ma invece in Dolomiti molte vie normali prevedono di procedere in cordata anche se con sicura corta e con alcune calate in doppia. Non avendo quindi un socio per questo periodo di vacanza e non avendone trovati ho pensato di contattare una guida locale.
Per trovare la guida giusta mi è venuto in aiuto il mio amico Umberto Bado, guida alpina piemontese che mi ha consigliato un suo amico e collega di Cortina d'Ampezzo.
Contatto quindi Carlo Cosi, guida alpina Ampezzana che una volta capito che non sono novello all'arrampicata e all'alpinismo classico mi propone invece della "classica" Via Normale, di salire la Cima Grande di Lavaredo per lo SPIGOLO DIBONA, una lunga via di arrampicata di 500m di sviluppo e circa 15 tiri, che risale lo spigolo nord-est della Cima Grande fin quasi sotto la vetta dove arrivati al cengione anulare si aggancia alla via normale.
Presi velocemente gli accordi telefonicamente fissiamo di salire in vetta il Lunedì....le previsioni non erano bellissime nei giorni scorsi ma da ieri sono cambiate e oggi dovrebbero essere buone. Il condizionale è d'obbligo quando si parla di tempo in montagna.
Eccoci quindi lunedì mattina alle 6.45 ci troviamo al Lago Antorno per conoscerci e procedere fino al Rifugio Auronzo di Cadore con una sola auto (visto il costo di 30€ del pedaggio per le 3 cime). Il tempo non è dei migliori. Nuvole basse un pò ovunque ma non disperiamo anzi arrivati al rifugio tra i primi ne approfittiamo per fare una seconda colazione e attendere un pò che il tempo si apra. Quale migliore occasione per cominciare a conoscere colui che mi guiderà in questa splendida esperienza che onestamente mi intimorisce un po.
In effetti fisicamente mi sento in forma ma è un pò che non scalo e soprattutto su vie così lunghe. Carlo mi tranquillizza e presi zaini e attrezzatura ci incamminiamo con calma lungo il sentiero che passa a Sud sotto le 3 Cime fino a raggiungere la Forcella Lavaredo 2.454m che si trova poco dopo l'omonimo rifugio.
In questo avvicinamento ho il primo contatto con le 3 Cime. Che dire....sono magnifiche ed indescrivibili. Una bellezza senza paragoni e con le nuvole basse che si infilano tra le cime viene esaltata la crudezza e la durezza di queste pareti completamente diverse dalle nostre Alpi e che incutono un senso di inaccessibilità unico.
Dal colletto, giusto il tempo per fare una foto alla vallata Nord e alla nostra meta e coprirsi perchè l'aria fresca che sale si fa sentire, e già siamo in cammino sul sentiero che ci porta all'attacco della via.
Subito dietro di noi ci seguono una coppia di tedeschi che dopo pochi passi ci chiede di lasciarli passare....non ci pensiamo nemmeno...siamo i primi ad arrivare all'attacco e primi vogliamo rimanere. Carlo alla loro richiesta, da vero professionista chiede che via vogliono percorrere. Quando loro rispondono DIBONA Carlo risponde con un imperioso "WE TOO" ovvero "ANCHE NOI" e questo basta a rimetterli al loro posto.
5 minuti dopo siamo all'attacco della via, alla base del canale Nord che separa la Cima Piccola dalla Cima Grande. Fa freschino...soprattutto per essere Agosto. Il tempo di legarci, Carlo mi da le ultime dritte ed è già partito sul primo tiro. Io gli faccio sicura e intanto i tedeschi anche loro si stanno preparando per partire.
Pochi minuti e Carlo è già in sosta e mi fa cenno di partire.
Un'ultima controllata all'imbrago, scarpette calzate, ansia che sale e via ...parto anche io sulla roccia gelida e umida dalla nebbia mattutina. Le prime prese sono sempre le più difficili per me che ci metto sempre un pò a riprendere confidenza con la roccia.
Dopo poco eccomi raggiungere Carlo in sosta...ho una bollita tremenda alle dita per il freddo e meno male che ho portato un altro pile e una giacca per coprirmi se servisse. Carlo si complimenta con me sono salito abbastanza bene...ed è subito pronto a partire di nuovo.
Dopo quasi 2 ore di scalata e aver aggiunto anche l'ultima giacca, continuiamo a salire tra le nuvole così fitte che neanche riesco a vedere la Cima Piccola alle mie spalle che dista poco più di una ventina di metri.Siamo arrivati a metà della nostra salita e ne approfittiamo per una breve sosta per mangiare una barretta e ...fare delle gran belle foto alla nebbia ...ahahah....e via di nuovo.
Dopo poco ecco che le nuvole cominciano a diradarsi ed arriva il tanto sperato sole. Salgo sempre più sicuro e felice ritemprato dal caldo che si fa sentire e possiamo finalmente goderci un pò il panorama.
Fra l'altro chi accorgiamo che sulle due punte della Cima Piccola è stata tirata una slack-line che una ragazza sta percorrendo.Che emozione anche solo guardala da qui.
Continuiamo a salire e dopo poco eccoci arrivati al cengione circolare dove finisce la Via Dibona e si collega all'ultimo tratto della via normale che in pochi minuti ci porta in vetta.
Vetta fra l'altro ASSOLUTAMENTE DESERTA così come è stata per tutta la salita.
Averci creduto fino in fondo senza temere le nuvole ci ha ripagato.
Fra l'altro anche i tedeschi che "volevano sorpassarci" sull'avvicinamento all'attacco, non si sono più visti. Decisamente più lenti e quasi sicuramente hanno rinunciato tornando indietro.
Ci godiamo quindi una bella mezz'ora in vetta scaldandoci al sole, fotografando e godendoci questo spettacolo UNICO.
E' ora della discesa che effettuiamo sulla via normale sul versante Sud della Cima Grande. Alcune calate in doppia sui salti più lunghi ed in 2,5ore siamo al Rifugio Auronzo di Cadore a festeggiare con un meritato panino e una bella Birra Bionda.
Grazie Carlo per questa meravigliosa esperienza. Sei una persona fantastica, simpatica e professionale e per me è stato come scalare con un amico.