domenica 25 aprile 2010

Trekking ad ANELLO - Andret, Certosa di San benedetto, Rifugio Geat Val Gravio, Rifugio Aprimo, Paradiso delle Rane

Data escursione: 25 Aprile 2010
Quota partenza (m.): 1.120
Quota massima (m.): 1.710 del Rifugio Amprimo
Dislivello complessivo (m.): 780m
Durata anello: 4.30h
Difficoltà: M
Esposizione: NE
Località partenza: Borgata Città - San Giorio di Susa ((To) - Piemonte)
Partecipanti: Io & Silvia, Massimo & Elena, Piero & Anna + Camilla, Dora, Claudio & Modestina

Finalmente quest'anno riusciamo ad aggregarci a questo bel giro organizzato dal Signore degli Anelli tutti gli anni come apertura della stagione.
Per l'occasione ci accompagnano anche Massimo e Elena che dopo la "ciaspolite invernale" si stanno prendendo anche la "scarponite estiva" e quindi eccoci ritrovati tutti assieme per la prima uscita della bella stagione.
In effetti a una settimana di distanza il tempo è decisamente migliore anche se verso fine serata sono previsti possibili rovesci.

Il giro è un Anello facile facile a quote abbastanza basse con poco dislivello, ma che presenta scorci di notevole interesse sia paesaggistico che architettonico in un bosco con sentieri sui quali è veramente bello camminare.
Dopo aver lasciata la statale nei pressi di San Giorio di Susa ci arrampichiamo per una strada asfaltata che ci porta velocemente in quota.
Posteggiata l’auto nei pressi della borgata Città a 1076 m, proprio dove un bivio porta a destra al Paradiso delle rane e a sinistra alla borgata Adret iniziamo il nostro Anello proprio in direzione di questa borgata sulla strada asfaltata.
Giunti dopo pochi minuti alle prime case, l’asfalto finisce e attraversata mezza borgata ci buttiamo a sinistra in discesa in direzione della Certosa di Monte Benedetto.
Dopo un giù e sù nel fianco sinistro del vallone del Gravio il sentiero prende a scendere e ci porta ad attraversare il torrente su un comodo ponte di legno e poi si impenna fino sulla cima del fianco destro dove si sbuca sunun bellissimo pratone.


Il panorama si apre e così gli occhi e il cuore su questa esplosione di primavera su vereggianti prati fioriti, mucche al pascolo e cespugli in fiore. Più sotto di noi si vedono alcune case (Località Grange) e vicino la splendida Certosa che raggiungiamo attraversando un antico ponte di pietra.

Vale la pena fare una breve tappa per visitare un gioiello architettonico ben restaurato.



Dopo avere apposto le nostre firme sull’apposito registro, ripartiamo, tornando sui nostri passi fino al vecchio ponte per poi girare a sinistra in salita su una mulattiera che va in direzione del
Rifugio Geat Val Gravio.
Dopo un primo strappo un po’ deciso il sentiero si addolcisce e si stringe in prossimità del “Pra du Sap”dove gli abitanti di Villarfocchiardo, una volta l’anno, si trovano per festeggiare.Quindi si sale ancora un po’ fino ad un incrocio dove bisogna andare a destra in discesa per raggiungere in tre minuti il Rifugio Geat, attraversando nuovamente il Gravio su un altro ponticello in legno.


Dopo una sosta per uno snack riprendiamo l’Anello e iniziamo a scendere su una facile e liscia mulattiera. Giunti al bivio che continuando dritto in discesa ci avrebbe condotto all’Adret, prendiamo a sinistra in direzione Travers A Mont su un sentiero accompagnato, per quasi tutta la sua lunghezza, da bei muretti di pietra a secco, testimonianza, insieme alle innumerevoli borgatine ormai abbandonate, della presenza di numerose persone in un tempo non molto lontano.
Ma ecco che arriviamo a Travers A Mont che, essendo raggiungibile con mezzi motorizzati, è stata oggetto di restauri e si comincia a vedere qualche baita ben “ aggiustata”.

Nella borgata rimane poca traccia della presenza di bambole e pupazzi che qualche buontempone aveva disseminato sulle case e nei prati negli scorsi anni.



Attraversato quindi l'abitato proseguiamo fino al bivio che indica a DX il Rifugio Amprimo nostra meta ultima prima del rientro.
Da qui risaliamo ancora circa 40-50min fino al rifugio stesso che è decisamente affollato quindi approfittiamo solo di una tisana ristoratrice e poi ci stendiamo fuori all'aperto godendoci gli ultimi raggi di sole visto che nuvole minacciose cominciano a velarlo.


Dopo l'immancabile foto di rito riprendiamo la discesa passando per il Paradiso delle Rane (zona adibita a campeggio attorno a due piccoli laghetti) e da qui o per stada asfaltata o taggliando sulla vecchia mulattiera, giungiamo a Città dove abbiamo l'auto per la chiusura dell'Anello.
E così abbiamo chiuso un gran bell'ANELLO.

Buone Montagne a Tutti


" Non fermarti in pianura... "

(Genesi 19,17)

domenica 18 aprile 2010

Trekking - Rocca Sella & Monte Sapei - Celle di Caprie (TO) - ITALIA

Data escursione: 18 Aprile 2010
Quota partenza (m.): 1036
Quota vetta (m.): 1508 Rocca Sella - 1625 Monte Sapei
Dislivello complessivo (m.): 820
Durata : 50m Salita a Rocca Sella - 40m da Rocca Sella a Monte Sapei
Difficoltà: EE per il sentiero Tramontana (Salita) - E per il sentiero Nord (discesa)
Esposizione: Sud
Località partenza: B.ta Comba - Celle (Caprie(To) - Piemonte)
Partecipanti: Io& Silvia

Rieccoci a sganchirci le gambe senza avere ai piedi le ciaspole, fedeli compagne d'escursioni in questo lungo e innevato inverno.
La giornata non è delle migliori. Tutto coperto e che minaccia pioggia da un momento all'altro ma non ci lasciamo prendere dallo sconforto.
Abbiamo deciso di andare a far 4 passi e 4 passi faremo.

Arriviamo quindi in auto dalla strada che da Almese sale verso il Colle del Lys in direzione Celle di Caprie, fino al piccolo posteggio della Borgata Comba, subito dopo il Rifugio Rocca sella, dove lasciamo l'auto.

Calziamo gli scarponi, ci copriamo perchè l'aria è frizzantina, mettiamo lo zaino in spalla e partiamo sulla destra della fontana tralasciando l'ampio sentiero tra muretti di pietra che risulta viscido e scivoloso perchè coperto da foglie bagnate.
Arrivati a quota 1230m dopo 15 minuti dal lavatoio di B.ta Comba, incontriamo un incrocio a quattro direzioni e prendiamo a DX per il Sentiero Tramontana (segni blu) che è più diretto.


Dopo un breve tratto pianeggiante il sentiero torna ad inerpicarsi pressoché sul filo di cresta a pendenza moderata e costante, alternando tratti molto ripidi con rocce affioranti a tratti molto dolci e panoramici sulla Val di Susa.Superati due o tre salti rocciosi più importanti in cui il sentiero,sempre ben evidente, si verticalizza maggiormente, si giunge ad un ultimo tratto pianeggiante dal quale è già possibile vedere la vetta con la Madonnina che dista poche decine di metri in linea d’aria; dalla sinistra incrociamo il "Sentiero Nord" che sale dalla cresta settentrionale.
Sempre seguendo il filo della cresta NO il sentiero giunge ad una forcella posta tra le due sommità di Rocca Sella, la Centrale a destra che costituisce il punto più elevato della Rocca e la Meridionale sulla quale è posta una Statuetta della Madonna raggiungibile con pochi passaggi di arrampicata alla sinistra della forcella. Poco sotto la vetta meridionale vi è la pittoresca cappelletta votiva che potrebbe costituire, tra l’altro, un valido punto di riparo in caso di condizioni meteorologiche avverse. Infatti visto la giornata decisamente nebbiosa ne approfittiamo per cambiarci la maglia, coprirci e sgranocchiare uno snack prima di scendere.


Peccato per la spessa nebbia che accompagna questa giornata perchè da Rocca Sella si gode di un'ottima vista sulla vallata e sulle montagne circostanti.

Dopo una breve sosta discendiamo dal sentiero di discesa fino al bivio descritto prima ovvero il Sentiero Nord che seguiamo fino al Colle Arponetto dove troviamo il bivio per la salita al Monte Sapei e la discesa fino al punto di partenza.


Decidiamo quindi di salire fino al Monte Sapei con l'intenzione di scendere dall'altra parte e rientrare dal vecchio alpeggio di Fontana Barale nuovamente sulla Borgata Comba.
Dopo circa 350m di dislivello in salita arriviamo al Monte Sapei, ancora coperto da una sottile coltre di neve. La cima è "piacevolmente" segnalata dal nulla. Nè croci nè cippi nè altro e quindi tra la neve e la fitta nebbia la identifichiamo a spanne.
A questo punto la visibilità è talmente scarsa che ci fa desistere nell'idea di scendere dall'altra parte visto anche che siamo gli unici sul sentiero e quindi decidiamo di rientrare dal sentiero di salita fino al colle Arponetto e da qui diretti in discesa fino al bivio col sentiero della Tramontana (percorso in salita) e di li fino alla Borgata Comba.

Nonostante le pessime condizioni, la nebbia in quota e il freddo ancora abbastanza pungente nonostante l'esigua quota, abbiamo fatto una bella gita. Non abbiamo preso acqua e questo è già un successo. Anzi se devo essere sincero il paesaggio decisamente surreale del bosco e della cresta immersa nella nebbia ha un suo fascino.
Sperando in giornate serene...buone montagne a tutti.


venerdì 2 aprile 2010



" Quando si vuole soltanto arrivare,
si può correre in diligenza.
Quando si vuole viaggiare
bisogna andare a piedi
"

(Jean-Jaques Rousseau - Emilio)