sabato 24 ottobre 2009

ALPI 365° Montagna Expo 2009 - Torino


"Salone biennale, all'interno del progetto triennale (2007-2009) della Regione Piemonte che pone al centro dell'attenzione del pubblico la montagna e le sue risorse. Un evento fuori dal comune, dal 23 al 25 ottobre 2009 presso il Lingotto Fiere, per far scoprire a visitatori e operatori le opportunità che la montagna offre.
La seconda edizione della manifestazione si impernia intorno a cinque temi centrali: Turismo, Vivibilità, Economia, Sport e Cultura e ha come riferimento geografico principale lo spazio definito dal territorio dell'Euroregione Alpi Mediterraneo. La manifestazione rappresenta un eccezionale momento di confronto a disposizione di tutti, con un programma ricco di appuntamenti ed eventi, rivolti a turisti del fine settimana e/o di lungo periodo, a sportivi e appassionati, agli studenti e più in generale alla famiglia, a cui offre un fine settimana all'insegna dell'"aria di montagna", ma anche agli operatori economici e alle piccole aziende montane."
Questa è la presentazione ufficiale dell'expo tratta dal siro www.alpi365.it
SInceramente il salone è risultato decisamente povero e scarso si espositori soprattutto per quanto riguarda le valli Olimpiche. Per una città come Torino circondata a 180° da montagne e sede dei giochi invernali del 2006 sinceramente mi sarei aspettato molto di più.

Sono stato molto contento invece dell'accoglienza fatta dalle guide alpine del Cai che davano la possibilità di provare la palestra di arrampicata. Dopo tutte le ferrate fatte mi è piaciuto decisamente arrampicare in libera e l'esperienza è stata decisamente entusiasmante anche se la parete era bassa e non avevo l'abbigliamento adatto. Le mie scarpe scivolavano come sul ghiaccio e le mani sudate per l'emozione di certo non mi aiutavano.

Bello e ricco invece il calendario di appuntamenti, soprattutto con i protagonisti dell'alpinismo ed è stato veramente interessante potervi partecipare.


In particolare io ho voluto visitare il salone sabato 24 per assistere alla conferenza di Walter Nones che ha raccontato è mostrato il filmato "vero" di ciò che accadde nella spedizione sul Nanga Parabat del Luglio 2008. La spedizione era composta da Walter Nones, Simon Kehrer e Karl Unterkircher che purtroppo perse la vita scivolando in un crepaccio a 6.400m di altezza. I due compagni sopravvissuti una volta scesi nel crepaccio e appurata la morte del compagno hanno aspettato un giorno intero in quel punto pensando a cosa fare. Poi presero l'unica decisione possibile per sopravvivere loro stessi, ovvero continuare la salita fino al congiungimento della via di discesa (la via Buhl) ed escludendo volutamente la salita alla vetta che era un traguardo da condividere tutti e tre assieme e non aveva alcun senso raggiungere solo in due.
Prima di ricominciare la salita però hanno piazzato una picozza ed uno zaino nel punto esatto dove si trovava il loro compagno con l'intenzione di tornare subito una volta tornati al campo base, per recuperare il corpo di Karl.
(...questo dovrebbe far riflettere le varie persone che parlarono e scrissero senza sapere...)
La visione del filmato e il racconto dalla voce di uno dei protagonisti è stato decisamente entusiasmante e commovente e mi hanno fatto rendere conto di quante inesattezze (per non dir peggio) i giornalisti abbiano scritto e scrivano su fatti che non conoscono, ogni volta che succede un'incidente in montagna.


Colgo l'occasione per chi fosse interessato, per invitarvi a visitare il sito ufficiale di Walter Nones e a leggere il bellissimo libro scritto insieme al suo amico Simon "E' la montagna che chiama"



Altro appuntamento decisamente interessante è stato quello con Maurizio Zanolla ovvero "Manolo" che mi ha fatto scoprire un altro lato del suo carattere che non conoscevo. Io lo conoscevo solo dalla televisione e dai media ed ero rimasto ai tempi del team Sector No-Limits in cui lui era un mostro di bravura che aveva abbattuto ogni limite fisico dell'arrampicata, distruggendo tutte le scale di misura delle difficoltà. Ora invece ho avuto modo di scoprire il suo grande carattere umano e schivo che ama la montagna sopra ad ogni cosa e vede la salita su di essa non come una sfida ma come una condivisione con la natura stessa.

2 commenti:

Marco Berri ha detto...

ciao,
si l'Expo era veramente povero, poi la provincia di Biella e Vercelli mi hanno deluso, invece il VCO era da ammirare.

a presto!

Abond ha detto...

Ciao Marco, mi sarebbe piaciuto conoscerti di persona...sarà per la prossima volta.
In effetti sono rimasto molto deluso anche se un pò me lo aspettavo perchè sono anni che l'ex salone della montagna e ora questo sono sempre in calando.

Almeno ho avuto la possibilità di provare la parete di roccia artificiale e non vedo l'ora di iscrivermi ad un corso perchè mi è piaciuto e poi sentire Walter Nones e "Manolo", per me , è valso il costo del biglietto.

Buone montagne