mercoledì 20 agosto 2008

Ferrata delle Guide 1° Parte - Gressoney - Valle d'Aosta - ITALIA

Data escursione: 20 Agosto 2008
Quota base ferrata (m.): 1624
Quota sommità ferrata (m.): 1934 (fine primo tratto)
Dislivello (m.): 310
Sviluppo ferrata (m.): 500
Dislivello avvicinamento (m.): 0
Difficoltà: MD (molto difficile)
Località partenza: Gressoney La Trinitè ( Aosta - Valle d'Aosta )
Partecipanti: Io e Roberto

Dopo essermi allenato con le ferrate precedenti e sentirmi decisamente più disinibito nell'affrontarle decido di accettare l'invito del mio amico Roberto che già da giorni cerca di convincermi ad affrontare la Via Ferrata delle Guide, a Gressoney la Trinitè. Sono stato titubante fino all'ultimo perchè avevo letto su vari siti e libri di ferrate che è considerata una delle ferrate, se non la più difficile di tutte le Alpi Occidentali. Comunque difficoltà o meno decidiamo di affrontarla.

Ci troviamo alle 9.00 sul piazzale dietro la chiesa del paese dove nell'ampio parcheggio lasciamo la macchina, ci vestiamo e cominciamo a studiarci la ferrata già visibile visto che 2 persone la stanno affrontando.

Imbocchiamo il breve sentiero e siamo all'attacco della ferrata. Decido di partire per primo ma subito dopo i primi gradini mi blocco su un passaggio. Sembra incredibile sono a soli 2 metri da terra e non riesco a passare il primo strapiombino. Decido di scendere e far salire Roberto. Nel frattempo raccolgo le idee, cerco di scaldarmi un pò e mi studio i suoi movimenti per passare il punto che mi ha bloccato.
Roberto sale senza intoppi e mi aspetta sopra il primo terrazzino per vedere come me la cavo. Effettivamente avendo visto lui salire e con alcune dritte che mi da riesco a passare questo punto non troppo difficile che chissà perchè mi aveva bloccato.
Procediamo quindi a salire. Incontriamo due strapiombi abbastanza impegnativi che però passiamo senza problemi e cominciamo un traverso verso sinistra e poi per cenge più o meno verticali arriviamo ad un bellissimo camino.


Lo superiamo procedendo in spaccata tra le due pareti utilizzando i gradini e dopo averlo superato proseguiamo per roccette fino ad una lunga scala ancorata alla roccia che permette di superare un grande strapiombo. Alla sua base ci fermiamo nello spiazzo per un sorso d'acqua visto che il sole comincia a farsi vedere.


All'uscita della scala si arriva sotto una serie di piccolo tetti per uscire a sinistra. Qui dobbiamo prestare particolare attenzione a non sbattere testa e spalla destra contro gli spuntoni di roccia.
Proseguiamo per alcuni facili risalti fino all'ultima fascia rocciosa dove si trova il ripetitore (visibile anche dal posteggio). Prima di giungervi superiamo l'ultima parete strapiombante ed una parte più appoggiata fino ad arrivare sullo spiazzo erboso del ripetitore.

Da qui ci godiamo il panorama sulle cime visibili di fronte ovvero Punta dell'Uomo Storto(3014m), Punta di Netscio(3280m), Corno Bianco(3320m), Punta di Ciampono(3233m) e la Cresta di Rissuolo(3104m). Sulla sinistra invece si scorgono parte delle cime del Gruppo del Monte Rosa.


Qui ci fermiamo per uno snack ed intanto ci studiamo visivamente i due tratti di ferrata molto difficili che si trovano sul lato opposto di un ponte tibetano che parte dallo spiazzo. Le varie guide ed anche il cartello all'attacco della ferrata li danno molto difficili e strapiombanti. Molto faticosi e da fare tutti di braccia.
I due ferratisti che ci precedevano non li hanno fatti ma sono scesi per il sentiero quindi non abbiamo modo di vedere come procedono. Possiamo solo cercare di intuire le difficoltà della parete visivamente.


Non siamo convinti e decidiamo di non rischiare.
Siamo comunque molto soddisfatti. E' effettivamente la ferrata più difficile che abbiamo affrontato fino ad oggi.
Rientriamo dal ripido sentiero e ci facciamo un nodo al fazzoletto. Dobbiamo tornare per fare il secondo tratto.

Per tutti i dettagli su questa ferrata vedi Ferrata delle Guide

2 commenti:

freethink ha detto...

Ciao Abond; per caso ho visto che anke tu vai a ferrate.
Dovresti dire nel blog che proprio l'attacco dovrebbe essere di solito più impegnativo per far desistere dal continuare a chi trova difficoltà già li, giusto per evitare incrodate a metà vie.
Che poi in italia succeda lo stesso è normale.. :)
Bye, ci si vede al GC. Freethink

Abond ha detto...

Ciao Fabio,
in effetti e vero sarebbe giusto anche perchè chi non conosce il percorso non può sapere se più avanti trova delle difficoltà che gli creeranno problemi.
Acnhe io ho visto un tuo video dove fai una ferrata infatti avevo chiesto a Elvis.
Chissà che magari un giorno se ne possa fare una assieme dalle vostre parti dove mi sembra che ce ne siano un casino.

P.S. Complimenti per la gara di domenica.

Ci si vede.